La guida alle scritture contenuta all’interno delle opere canoniche della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni contiene numerosi riferimenti agli “angeli”, in particolare, riporta un elenco di riferimenti agli “angeli ministranti”.

I termine “angelo custode”, invece, non viene usato nelle Scritture. Il concetto più vicino a questa definizione, che si trova nelle scritture, si evidenzia in riferimenti quali “ho dato ordini agli eserciti celesti e ai miei angeli riguardo a voi” (DeA 84:42; vedere anche DeA 109:22) e “i miei angeli andranno dinanzi a voi” (DeA 103:20).

Le Scritture sono chiare sul ruolo degli “angeli ministranti”, come ha testimoniato Mormon:

“È per fede che gli angeli appaiono e insegnano agli uomini; pertanto, se queste cose sono cessate, guai ai figlioli degli uomini, poiché ciò è a causa dell’incredulità” (Moroni 7:37).

Cosa fanno gli angeli quando “appaiono e prestano servizio agli uomini?” Le Scritture ci dimostrano che:

Chi sono questi angeli? Il Signore ha rivelato che “non ci sono angeli che ministrano su questa terra se non coloro che appartengono o hanno appartenuto ad essa” (DeA 130:5).

Tali personaggi possono essere spiriti che non sono ancora nati nella mortalità o che sono vissuti sulla terra ma che non sono ancora risorti, oppure sono esseri con corpi tangibili che sono risorti o sono stati traslati.

DeA 129: 1-9 spiega che uno dei significati del termine “angeli” è “personaggi risorti” e fa una distinzione tra questi e gli “spiriti”, riconoscendo che entrambi possono apparire agli uomini. Ulteriori scritture illustrano che il termine “angeli” può essere riferito tanto agli spiriti quanto agli esseri resuscitati o traslati).

Il presidente Joseph F. Smith ci ha fornito alcune informazioni sugli angeli che prestano servizio a coloro che sono sulla terra:

“Quando i messaggeri vengono inviati a dare sostegno agli abitanti di questa terra, non sono estranei, ma nostri parenti, amici, compagni e servitori. Gli antichi profeti che morirono furono quelli che visitarono i loro simili sulla terra… Apparvero ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe; tali esseri – esseri devoti – sono coloro che attendevano il Salvatore e Lo istruirono sul Monte.

L’angelo che visitò Giovanni quando era in esilio e gli fece avere una visione sugli eventi futuri della storia dell’uomo sulla terra, era un essere che era stato qui, che aveva lavorato e sofferto insieme al popolo di Dio.

Allo stesso modo, ai nostri padri, madri, fratelli, sorelle e amici che hanno lasciato questa terra, essendo stati fedeli e degni di godere di questi diritti e privilegi, può essere affidato il compito di visitare i loro congiunti e amici sulla terra, portando dalla Presenza divina messaggi di amore, di avvertimento, rimprovero e istruzione, a coloro che avevano imparato ad amare nella carne”.

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Abbiamo tutti un angelo custode?

angelo custodeOgnuno di noi ha un particolare “angelo custode” che ci accompagna attraverso la mortalità?

Gli angeli custodi vengono citati in numerose benedizioni, esperienze e sermoni di vari dirigenti della Chiesa. In una benedizione data a Newel K. Whitney nell’ottobre del 1835, il profeta Joseph Smith disse:

“Gli angeli custodiranno la sua casa e custodiranno la vita dei suoi posteri”.

Nel Giugno 1844, in un incontro nella Sala dei Settanta a Nauvoo, il Profeta raccontò un sogno che aveva fatto in cui, disse “stavo cavalcando ed il mio angelo custode era con me”. (Storia della Chiesa, 6:461).

Nel luglio 1854, l’anziano Orson Hyde parlò di Moroni come “l’angelo custode dell’America.”

Sin dagli albori della Chiesa, gli angeli hanno continuato a prestare servizio ai fedeli servitori del Signore. In una sessione del sacerdozio della Conferenza Generale del 1968, il presidente David O. McKay condivise un’esperienza della sua missione in Scozia:

“Dopo una serie di riunioni, durante la conferenza tenutasi a Glasgow, in Scozia, si è svolta una riunione del sacerdozio davvero straordinaria. Ricordo, come se fosse ieri, l’intensità dell’ispirazione di quell’occasione.

Tutti hanno sentito lo Spirito del Signore. Durante lo svolgimento dell’incontro, un anziano, di propria iniziativa, si è alzato e ha detto: ‘Fratelli, ci sono degli angeli in questa stanza…’.

Il presidente James L. McMurrin, presidente della Missione europea, si è alzato e ha confermato quella dichiarazione, indicando un fratello seduto proprio di fronte a me e dicendo:

‘Sì, fratelli, ci sono degli angeli in questa stanza, e uno di loro è l’angelo custode di quel giovane seduto lì’ e ne indicò uno che, in seguito, divenne un patriarca… Indicando un altro anziano, disse:

‘E uno è l’angelo custode di quel giovane lì…’. Le lacrime cominciarono a scorrere sulle guance di entrambi i missionari, non per il dolore, ma come espressione di quanto sentissero forte lo Spirito. Anzi, stavamo tutti piangendo” (Conferenza Generale, ottobre 1968).

In una Conferenza Generale del 1973, il presidente Harold B. Lee disse di aver ricevuto delle benedizioni da un messaggero celeste invisibile:

“Soffrivo di un’ulcera le cui condizioni stavano continuando a peggiorare. Avevamo fatto un tour in una missione; la mattina dopo, mia moglie Joan e io avemmo la forte sensazione di dover tornare a casa il più presto possibile…

Durante il volo, sedemmo nella parte anteriore dell’aereo. Alcuni membri della nostra Chiesa erano seduti nella sezione successiva. Ad un certo punto del volo, qualcuno pose le mani sulla mia testa.

Mi voltai, non vidi nessuno. Accadde di nuovo prima che arrivassimo a casa, sempre allo stesso modo.

Chi fosse, con quale mezzo o in quale modo, non lo potrei dire, ma sapevo che stavo ricevendo una benedizione della quale, come venni a sapere poche ore dopo, avevo un disperato bisogno. Non appena arrivammo ​​a casa, mia moglie chiamò immediatamente il dottore…

Mi chiese di venire al telefono ed il dottore volle sapere come stessi. Risposi: “Beh, sono molto stanco. Ma penso che andrà tutto bene”. Poco dopo ebbi enormi emorragie che, se si fossero verificate mentre eravamo in volo, non mi avrebbero permesse di essere qui, oggi, a parlarne.”

Il presidente Lee promise anche ai giovani della Chiesa l’aiuto di “un angelo custode di Dio”:

“Voi giovani di oggi, siamo insieme in questo viaggio… Potrebbe essere una tempesta in cui si scatena la furia della natura o potrebbe essere una tempesta mentale o emotiva che rischia di farci naufragare, ma qualunque sia l’occasione o la causa potete, attraverso la fede intensificata dal digiuno o ‘dopo una lunga astinenza’ come Paolo, avere al vostro fianco, durante ‘quella notte’ di tumulti un ‘angelo custode’ di Dio ‘che vi possa servire’”.

Lo spirito santo

Come possiamo interpretare tali parole? Molti anni fa, l’anziano John A. Widtsoe si chiese se ogni individuo avesse o meno un “angelo custode”:

“Indubbiamente gli angeli spesso ci proteggono da incidenti e altri pericoli, dalla tentazione e dal peccato. Possono essere giustamente definiti angeli custodi. Molte persone hanno testimoniato e possono testimoniare della guida e della protezione che hanno ricevuto da fonti al di là della loro visione naturale.

Senza l’aiuto che riceviamo dalla costante presenza dello Spirito Santo e da possibili angeli santi, le difficoltà della vita sarebbero notevolmente moltiplicate. La convinzione comune, tuttavia, che ad ogni persona nata nel mondo sia assegnato un angelo custode che stia costantemente con quella persona, non è supportata da prove disponibili…

Un angelo può essere un angelo custode, sebbene ci venga solo assegnato per darci un aiuto speciale. In effetti, la costante presenza dello Spirito Santo sembrerebbe rendere superflua la compagnia fissa di un essere angelico.

Quindi, fino a quando non avremo ottenuto ulteriori conoscenze, potremmo dire che gli angeli possono essere inviati per proteggerci secondo le nostre necessità; ma non possiamo dire con certezza che esista un angelo custode speciale che stia costantemente con ogni persona” (versione originale in inglese su Improvement Era, Aprile 1944, p. 225).

Ai nostri giorni, il presidente Joseph Fielding Smith e l’anziano Bruce R. McConkie hanno entrambi riconosciuto che, nei momenti critici della nostra vita, possiamo ricevere un aiuto tramite il ministero degli angeli, ma che il vero “angelo custode” per ogni individuo sulla terra è in realtà, il potere e la guida che si ottengono attraverso la luce di Cristo e lo Spirito Santo

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Quindi, le prove disponibili sembrano dimostrare che:

  1. Ognuno di noi ha accesso costante all’influenza di un “angelo custode” attraverso la Luce di Cristo e lo Spirito Santo.
  2. A volte gli angeli vengono inviati per guidare, confortare, proteggere ed istruire i servitori del Signore e altre persone fedeli nei momenti di bisogno.
  3. Gli angeli, visibili o meno, che giungono in nostro soccorso possono includere i nostri cari defunti che conoscono le nostre circostanze e si preoccupano per il nostro benessere.
  4. La fede è un elemento fondamentale nel ministero degli angeli.