Lo Spirito di rivelazione può essere sempre presente nelle nostre vite, se soltanto abbiamo il desiderio di ascoltare e chiediamo con sincerità.
Come membro della chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, una delle prime cose che ho imparato quando ho incontrato i missionari è che la rivelazione, ossia la comunicazione tra Dio ed i Suoi figli, non è cessata ed è ancora disponibile per tutti noi.
Ma come e perché si manifesta?
Lo spirito di rivelazione: Dio parla ai Suoi figli
Anziano Bednar spiega che la preghiera è l’atto attraverso cui noi parliamo con Dio, mentre la rivelazione è il mezzo tramite cui Dio parla con noi e ci risponde.
Egli dice inoltre:
“Lo spirito di rivelazione è disponibile per ogni persona… Questa benedizione non è limitata alle autorità presiedenti della Chiesa; al contrario appartiene e deve essere esercitata nella vita di ogni uomo, ogni donna e ogni bambino che abbia raggiunto l’età della responsabilità e abbia stipulato le sacre alleanze.
Il desiderio sincero e la dignità invitano lo spirito di rivelazione nella nostra vita” (Anziano Bednar, Lo spirito di rivelazione, Conferenza Generale di Aprile 2011).
Mentre i dirigenti della Chiesa possono ricevere rivelazioni per la totalità dei membri, ognuno di noi può ricevere la guida necessaria per la propria vita e per la propria famiglia.
Ogni qual volta abbiamo bisogno di ricevere una risposta ad una domanda che ci assilla, abbiamo un dubbio che vogliamo chiarire o semplicemente cerchiamo un po’ di pace e serenità, lo Spirito di Dio è sempre pronto ad aiutarci, se noi siamo pronti ad ascoltare.
“Una voce calma e sommessa”
Nelle scritture l’influenza dello Spirito Santo viene sempre paragonata ad una voce lieve, dolce, calma e sommessa.
In 1 Nefi 17:45 leggiamo:
“…ed egli vi ha parlato con voce calma e sommessa”, 3 Nefi 11:3 recita “…nonostante fosse una voce lieve…” ed ancora in Helaman 5:30 “…era una voce tranquilla, di perfetta dolcezza, come se fosse stato un sussurro…”
Questo è il modo in cui Dio ci parla.
Ma per poter sentire questa voce, dobbiamo necessariamente prestare attenzione ed essere pronti all’ascolto.
Viviamo in un mondo rumoroso, pieno di distrazioni.
Spesso mi capita, soprattutto a fine giornata, di rendermi conto di aver bisogno di silenzio, di far riposare le orecchie e la mente.
E mi rendo conto che il silenzio vero non esiste più.
Se tutto va bene, quando siamo in casa abbiamo in sottofondo il ronzio del frigorifero o il ticchettio degli orologi.
Anche i suoni della natura – come ad esempio il vento, gli uccellini fra gli alberi, l’acqua di un ruscello – sono ormai sovrastati dal rumore delle auto, dalle suonerie dei cellulari, dalle voci troppo alte…
Tuttavia, oltre a questi rumori di fondo a cui, nostro malgrado, siamo sempre più abituati, ci sono anche altri “rumori” che non sentiamo con le orecchie, ma che arrivano al cuore, allontanando la pace portata dallo Spirito di Dio: rabbia, odio, razzismo, pornografia, parole inappropriate.
Ne veniamo sempre più a contatto, nella vita di ogni giorno.
Basta lavorare 8 ore in un ufficio o guardare un programma in tv, per rendersi conto di quanto le persone siano diventate incapaci di sostenere un dialogo “pulito”, che non abbia riferimenti sessuali o che non trasmetta rabbia nei riguardi di qualcosa o qualcuno, il tutto espresso in modo decisamente colorito.
A lungo andare, tutto questo diventa normale, ci si abitua.
A volte, mi succede di avere la tv accesa mentre sbrigo altre faccende. Mi fa un po’ compagnia.
Spesso non seguo, ma quelle voci mi rassicurano.
Talvolta capita che, nella distrazione di chi è intento a fare altro, io venga colpita da qualcosa che viene detta o urlata.
E allora la spengo. Perché la sensazione che provo non mi piace.
Sento quella rabbia o quel disagio arrivarmi addosso e mandare via ogni sensazione di calma e sicurezza che avevo fino a poco prima.
Ecco. Lo Spirito non può farsi sentire in casi del genere.
Non possiamo lasciare che il rumore assordante della quotidianità che viviamo, spesso in situazioni lontane dai principi in cui crediamo, ci impedisca di ascoltare i suggerimenti dello Spirito, quella voce dolce e calma.
Quando abbiamo delle domande da fare o necessitiamo di una guida, dovremmo cercare di porci in ascolto, con la pace nel cuore e la mente libera da tutto ciò che possa allontanare lo Spirito.
Solo così saremo in grado di ascoltarlo.
Come si manifesta lo Spirito di rivelazione?
È vero che lo Spirito parla con voce dolce e lieve.
Ma è anche vero che, poiché noi siamo imperfetti e poiché non sempre ci saranno le condizioni ideali per ascoltarlo, Dio utilizza anche altri modi per far sì che la Sua voce e la Sua guida ci raggiungano.
Egli ci può parlare anche attraverso sogni, visioni oppure le parole di un nostro fratello.
E la rivelazione ci raggiunge. La risposta che cercavamo è lì davanti. Come descrive anziano Bednar:
“…Accendere la luce in una stanza buia è come ricevere davvero, velocemente e all’improvviso, un messaggio da Dio.
Molti di noi hanno provato questo modello di rivelazione quando hanno ricevuto una risposta alle preghiere sincere o sono state date loro istruzioni o la protezione necessarie, secondo la volontà e il tempo di Dio…
Tuttavia, questo modello di rivelazione è più raro che comune. …L’aumento graduale della luce che si irradia dal sole che sorge è simile a ricevere un messaggio da Dio “linea su linea, precetto su precetto” (2 Nefi 28:30).
Più frequentemente, la rivelazione ci perviene poco alla volta, col tempo e ci è accordata a seconda del nostro desiderio, dignità e preparazione… Questo modello di rivelazione è più comune che raro”.
Posso dire che, come essere umano, resto sempre molto colpita dalle rivelazioni improvvise, plateali.
Da quegli eventi spettacolari che mi lasciano a bocca aperta.
Quando sento qualcuno parlare di qualche rivelazione ricevuta, di qualche risposta arrivata in modo così chiaro e deciso, riconosco immediatamente l’intervento di Dio nella vita di quella persona.
Poi, magari, guardo la mia vita. E sì, c’è stato qualche episodio così chiaro, ma si contano davvero sulle dita di una mano.
Nei momenti di sconforto, mi sembra di non aver mai ricevuto una guida o una rivelazione, anche se so che non è così.
Anziano Bednar descrive un terzo modo in cui la rivelazione arriva, e devo dire che mi è molto familiare:
“A volte il sole sorge in un mattino nuvoloso o nebbioso.
A causa delle condizioni atmosferiche, percepire la luce è più difficile e non è possibile stabilire il momento preciso in cui il sole sorge all’orizzonte.
Nonostante questo, in un mattino simile la luce è sufficiente per riconoscere un nuovo giorno e svolgere le nostre cose.
Allo stesso modo, molte volte riceviamo la rivelazione senza riconoscere con precisione come o quando la riceviamo”.
Conclusione
Anche se ognuno di noi affronta mille difficoltà, anche se in alcuni momenti ci sentiamo soli, dobbiamo sempre ricordare che Dio ascolta le nostre preghiere, capisce le nostre difficoltà e risponde.
E se facciamo del nostro meglio, continuando ad andare avanti, avremo sempre il Suo aiuto e la Sua guida.
Magari non riceveremo manifestazioni eclatanti, non parleremo con gli angeli, né avremo visioni.
Ma uscendo dai periodi bui e guardando indietro, potremo sempre vedere come, passo dopo passo, “linea su linea”, il Padre Celeste ci abbia guidato, ci sia stato accanto e ci abbia fatto avere le risposte di cui avevamo bisogno, attraverso il Suo spirito di rivelazione.
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