La tendenza è praticamente universale: ogni anno, un numero sempre minore di persone va in chiesa. Forse ti sarai chiesto: perché preoccuparsi?
Ci sono molte ragioni per cui ciò sta accadendo, ma penso che sia sempre più evidente che non abbia più senso frequentare la chiesa.
Non fraintendermi. Sono un grande fan della chiesa. Ma capisco perché sempre più persone hanno semplicemente smesso di frequentarla.
Lascia che ti spieghi. Mi arrovella la domanda: “Perché andare in chiesa?”.
Sono sempre più convinto che non abbia senso frequentare la chiesa.
In fondo, si guida fin lì solo per stare tutti insieme a cantare tre o quattro inni, prendere il sacramento, ascoltare i messaggi degli oratori e poi tornare a casa.
Tutte cose che potremmo fare a casa, da soli, in tutta comodità.
Siamo letteralmente sommersi dalle attività
Mi chiedo se in larga misura sia questo il motivo per cui andare in chiesa stia diventando sempre meno popolare. Pensaci.
Per le generazioni passate, la chiesa costituiva un centro sociale e culturale, oltre che missionario.
Le persone amavano andare in chiesa, non soltanto per motivi di fede, ma anche perché era una delle poche occasioni disponibili alla comunità per svolgere delle attività, oltre ad essere il mezzo principale per avvicinarsi a Dio (insieme alla preghiera personale).
Ora viviamo in una cultura sommersa dal laicismo, e le relazioni sociali e comunitarie vengono fortemente influenzate dai social media e la loro visione mondana.
In effetti, se ci penso, riesco a trovare solo due validi motivi per continuare a frequentare la chiesa.
Tu non frequenti la chiesa. Tu sei la chiesa.
La ragione principale per cui frequento la chiesa è perché io sono la chiesa. E lo stesso vale per te: tu non frequenti la chiesa. Tu sei la chiesa.
Frequentare la chiesa non ti rende una chiesa, perché sederti in fondo alla fila non serve a farti diventare un buon membro della chiesa.
Penso che per esserlo bisogna dedicare la propria vita a Cristo, dimostrare l’amore di Dio, servire gli altri e condividere la propria fede.
Ed è molto diverso dallo starsene seduto in chiesa nelle ultime file e partecipare passivamente, proprio come quello che faremmo stando a casa su internet.
La ragione per cui oggi tu vai in chiesa è perchè sei passato dall’essere un “fruitore” all’essere un “contributore”. Non ci vai per essere servito, ci vai per servire.
C’è qualcosa di profondamente scritturale in questo.
E prima di pensare che puoi fare tutto ciò che fa un buon cristiano nel mondo anche senza gli altri o senza la chiesa, ti offro un paio di motivi per cui non sono d’accordo: in primo luogo, è stato Gesù a stabilire che i santi si riunissero, non le persone.
Secondo, tu sei la chiesa. Ricordatelo. E la chiesa è migliore quando ci impegniamo a portare avanti la missione che Dio ci ha conferito.
Un’esperienza per coloro che non sono ancora membri
Il secondo motivo convincente per partecipare ad una riunione domenicale è la possibilità di portare un amico o di imparare di più riguardo al vangelo per noi stessi.
Adoro fare parte di una chiesa che programma costantemente delle attività per coloro che non sono ancora membri.
Una delle cose più entusiasmanti che molte chiese in crescita fanno oggi, è prestare una particolare attenzione alle persone che non ne fanno ancora parte, e offrire loro delle opportunità per accedere alle congregazioni e frequentarle.
Questo è un lavoro che la nostra chiesa svolge molto bene, ed io adoro sia portare i miei amici che stare a contatto con altre persone che portano i loro amici.
La maturità spirituale, dopo tutto, non si misura soltanto con la conoscenza che abbiamo. Si misura con l’amore. E un amore che non confluisce nella vita degli altri, non è amore.
Andare in chiesa: Una linea divisoria
Quindi eccoli qui: due buoni motivi per continuare ad andare in la chiesa. Primo, tu sei la chiesa, il che significa che sei coinvolto in questa missione in modo significativo.
E in secondo luogo, stai creando uno spazio in cui tutti (indipendentemente dalla loro situazione) possono ascoltare e sperimentare la buona novella dell’amore di Cristo.
Ma questo significa anche che viviamo in un’epoca in cui frequentare la chiesa solo per partecipare in modo passivo, si verifica sempre meno.
Ed è forse quello che vediamo accadere intorno a noi. Le persone che non sono impegnate nella chiesa, se ne stanno allontanando.
Ed anche se questo è triste, non si può costruire il futuro della chiesa su persone senza devozione e impegno. Né si può costruire su coloro che vengono soltanto per beneficiare di ciò che la chiesa ha da offrire.
Il futuro della chiesa sarà fondato sui discepoli di Cristo che hanno il desiderio di servire, condividere e impegnarsi a far crescere la chiesa nel luogo in cui si trovano.
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