Ti sarà capitato di vivere dei momenti duranti i quali neanche il Vangelo riesce a darti la serenità e la pace che cerchi, nonostante le Scritture ti dicano che dovrebbe essere così.
A me è successo in diverse occasioni. Ed in base alla mia esperienza ti posso dire che, quando questo accade, le ragioni potrebbero essere molteplici e spesso dipendono da noi stessi.
Quindi, di seguito, eccoti alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti, anche nei momenti più difficili.
1 – Pregare di più, leggere di più le Scritture, ascoltare i profeti
Quando attraversi un periodo difficile, dovuto alle avversità che devi superare, le problematiche che ti trovi ad affrontare, di qualunque natura esse siano, creano confusione spirituale.
Puoi venire sopraffatto dai dubbi e chiederti: “Perché sta succedendo?”, “Perché non vedo realizzate le promesse che ho ricevuto?”, “Cosa dovrei fare?”.
Le prove possono essere delle opportunità per migliorare te stesso e la tua vita. E la strada perché questo avvenga è cercare la guida dall’alto. Prega di più, leggi più scritture, ascolta i profeti.
Le prove possono durare molto tempo e possono apparire più dure di quanto tu sia in grado di sopportare, ma cercare costantemente Cristo può portarti pace, ancora prima che la prova finisca.
Puoi sentirti sollevato, abbandonare la frustrazione ed avere l’umiltà di continuare a chiedere al Padre Celeste la Sua guida.
2 – Dare le giuste priorità
Correre di qua e di là, cercare di soddisfare le esigenze della famiglia, del lavoro, delle chiamate in chiesa e degli hobby, crea uno stress così profondo che quando hai finalmente un momento di relax, vuoi dormire.
Questo tipo di stress costante, prima o poi ti fa crollare e non puoi più fare nulla.
Ma prima di arrivare a quel punto ce ne vuole. Un po’ alla volta smetti di pregare, di tenere la serata familiare, di cenare con la famiglia attorno al tavolo o, se sei da solo, di prenderti i tuoi momenti di calma in compagnia dello Spirito (questo succede anche se sei sposato).
All’improvviso sei spiritualmente vuoto e mentre la Chiesa ti parla di servizio, tu ti sei messo in una condizione di schiavitù.
Ci sono passata anche io. Con il tempo, ho imparato a dire di no, a darmi un ritmo più saggio.
La cosa che dovresti fare, per evitare di trovarti in simili condizioni è darti delle priorità. Eliza R. Snow insegnò che il modo migliore per resistere alla vita impegnativa o alla schiavitù è la compagnia dello Spirito Santo.
Nutrire la tua parte spirituale (e quella della tua famiglia), seguire l’ammonimento “fermatevi” (e riconoscete che sono Dio), farà sì che alla fine ne valga la pena.
Quando sarai anziano, molte delle cose per cui hai speso le tue energie saranno andate, ma se da giovane hai costruito una relazione con la divinità, avrai in questo la tua più grande soddisfazione e fonte di serenità.
3 – Seguire il proprio credo
E’ molto difficile sentire la pace promessa dal Salvatore se agisci in maniera non conforme ai tuoi ideali e al tuo credo.
E non è solo un messaggio religioso, ma anche un modello psicologico.
Provare a seguire due cose opposte causa una dissonanza cognitiva (conflitto mentale) che è davvero estenuante e ti porta a scegliere l’una e rigettare l’altra, per liberarti dello stress.
Devi fare una scelta: lasciare la Chiesa per seguire un altro stile di vita e non sentire più il senso di colpa o pentirti e sbarazzarti dei peccati?
Questa scelta è di solito molto difficile: puoi pentirti e cadere moltissime volte, rialzarti, pentirti ancora, ricadere e così via.
Oppure puoi allontanare del tutto il pentimento dalla tua vita e giustificare le tue azioni, condannando il Vangelo e la difficoltà di adempiere a ciò che richiede.
Quest’ultima scelta apre la porta all’orgoglio che ferma il tuo progresso, il quale che può realizzarsi solo vivendo con umiltà.
La vera umiltà apre la tua mente ed il tuo cuore affinchè possano essere riempiti di conoscenza celeste, spirito e pace.
Ci sono altre volte in cui, semplicemente, non hai bisogno di pentirti, ma di cambiare la tua attenzione e focalizzarti su quella che è la strada da seguire.
Molte donne della Chiesa, specialmente negli Stati Uniti e specialmente nello Utah, provano a vivere secondo 3 tipi di norme: quelle del Signore, quelle della cultura della Chiesa e quelle del mondo.
Hanno degli standard impossibili da seguire, in conflitto tra loro, e questo crea ansia e depressione, frantumando la loro pace interiore. E non è quello che vuoi, vero?
4 – Lasciare andare l’orgoglio
Nel punto 3, ti ho parlato dell’orgoglio, il padre della rabbia. Quante volte ti è capitato di seguirlo, ritrovandoti a provare rabbia nei riguardi di altre persone?
Leggi cosa accadde a Thomas Marsh, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli sotto Joseph Smith, che impiegò 18 anni per umiliarsi e tornare indietro, dopo essere diventato apostata:
“Ho cercato diligentemente di conoscere lo Spirito di Cristo da quando rivolsi la faccia verso Sion,
e credevo di averlo ottenuto. Ho da sempre voluto sapere come cominciò la mia apostasia, ed
arrivai alla conclusione che dovevo aver perso lo Spirito del Signore dal mio cuore. La domanda successiva è: “Come e quando persi lo Spirito?”.
Divenni geloso del Profeta… e spesi il mio tempo a guardare il male… il quale causò rabbia, gelosia e ira… e lo Spirito del Signore iniziò ad andarsene… pensai di vedere la trave nell’occhio di Joseph, ma non era che una pagliuzza, ed era il mio occhio ad avere una trave; ma pensavo di aver visto una trave nel suo, e volevo levargliela; e, come disse fratello Heber, divenni arrabbiato, e volevo che tutti fossero arrabbiati… Quando vidi che loro non si arrabbiarono, io divenni ancora più arrabbiato”.
Puoi essere un bravo membro, ma se la rabbia si insinua nel tuo cuore, la pace scappa. Non puoi avere la pace che offre Cristo se sei orgoglioso.
Ancora una volta, l’umiltà è la strada per trovare la serenità.
5 – Comprendere la dottrina
Ho incontrato alcuni Santi degli Ultimi Giorni che sono bloccati su alcune dottrine. Se siamo così bloccati, non siamo calmi o pacifici.
Se confidiamo nel Signore, sapendo che Egli è responsabile, ha tutto il potere e ci ama davvero tutti, allora possiamo essere tranquilli anche quando non comprendiamo.
Ma non siamo tutti così pazienti.
Io, ad esempio, sono una persona che fa sempre tante domande. Dalle più sciocche (Perché il Padre Celeste ha creato i dinosauri, se poi li ha fatti estinguere?) alle più serie, che riguardano soprattutto le pratiche del Tempio.
Ho un’amica molto saggia che, spesso, ha dovuto ascoltare i miei mille dubbi ed i miei ragionamenti.
A volte parlavamo ed approfondivamo l’argomento, altre volte mi rispondeva: “Questa risposta è utile, in questo momento, per la tua salvezza eterna?”.
Mi era difficilissimo dire “No, non lo è” e lasciar andare la questione fino al momento giusto in cui avessi ricevuto una risposta.
Ma quando lo facevo, la mia mente ed il mio cuore trovavano chiarezza e pace ed io mi sentivo pronta ad andare avanti.
La prossima volta che sei infastidito da qualche punto della dottrina, prova a mettere in dubbio la tua percezione di quella dottrina e prega, studia e confida in Dio.
Chiediti se è davvero utile, in quel momento, trovare assolutamente la risposta e se sei pronto ad ascoltare quello che il Padre Celeste vuole dirti e non quello che vuoi sentire tu.
Avere questo atteggiamento, farlo diventare “naturale”, ti richiederà tempo, pazienza, fiducia e fede.
Ma stai tranquillo. Alla fine, sarai in grado di trovare la pace nei momenti più difficili.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito mormonhub.com. Questo articolo è stato tradotto da Mattia di Liberto.
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