I giovani sono intrappolati in un vortice sociale che li travolge continuamente con idee sempre nuove, ma non li conduce mai alla verità. Ogni persona ha un desiderio innato di sapere perché è qui, dove sta andando e com’è che va la vita.
Scienziati e sociologi, così come accademici ed attivisti, cercano di promuovere e insegnare ai giovani come trovare uno scopo nella vita. Ma non ci riescono, perché ogni proposta ha una motivazione egoistica o un disegno umano dietro.
Fortunatamente, il potere più grande per aiutare i giovani a trovare uno scopo nella vita è sempre stato riservato alla famiglia.
Anche le famiglie imperfette, infatti, insegnano semplici e preziose lezioni sullo scopo della vita, che possono trasformare il cuore e il destino di un giovane.
Le famiglie preservano l’apprendimento generazionale. Questo apprendimento vitale arma i giovani con le lezioni che vengono dal passato, mentre combattono le prove lungo il viaggio della loro vita.
In un’epoca in cui gli anziani vengono liquidati come antiquati, è ancora più importante rendersi conto dell’impatto che un insegnante esperto può avere sul cuore di un giovane.
Impatto generazionale sui giovani
La scorsa settimana, un uomo di 78 anni ha parlato ai giovani della mia chiesa riguardo all’avere fiducia nel Signore.
C’era silenzio nella grande sala, mentre egli spiegava come i giovani dovrebbero ascoltare i loro genitori e come i genitori pregano per i propri figli.
Ha parlato degli errori che aveva commesso da giovane e di come il pentimento sia un dono meraviglioso per tutte le persone.
I giovani hanno visto, in quella circostanza, un uomo stimolante e saggio, che amava e serviva Dio, anche se da giovane aveva fatto fatica a fare le scelte giuste.
Hanno potuto vedere in prima persona come va la vita.
Non ero sicura di come sarebbe andato un evento del genere, dato che molti dei giovani del mio rione faticano a rimanere seduti per un’ora di fila e ascoltare il discorso di un oratore, ma volevo che i giovani imparassero da uno dei loro saggi anziani.
Con grande sorpresa di tutti, i giovani che di solito hanno difficoltà a prestare attenzione, hanno aperto le orecchie e sono rimasti concentrati per tutto il tempo, mentre l’onesta saggezza di Brent Peterson si riversava dalle sue labbra.
Quando ero adolescente, la mia visione del mondo è stata trasformata grazie ad alcune persone anziane presenti nella mia vita.
Ho avuto nonni che mi hanno parlato di cose significative e profonde, genitori che hanno saputo porre dei limiti ispirati e mi hanno insegnato ad amare Dio più di me stessa, ed insegnanti che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale che non avevano paura di far luce sul significato e lo scopo della vita.
Questi vecchi insegnanti della mia scuola media erano gli insegnanti preferiti di tutti, quelli di cui ognuno voleva conoscere la storia.
Perché erano così apprezzati dai giovani? Perché, senza che noi giovani ce ne accorgessimo, erano l’esempio di come avremmo voluto essere da grandi.
Erano divertenti ma profondi, intelligenti, virtuosi, sinceri e assennati. Volevamo essere proprio come il signor Frandsen, il signor Naylor e il signor Forshee, una volta diventati grandi.
La deviazione dello scopo
Quando si tratta di istruire o aprire un dialogo con i giovani, la società sembra essere ossessionata dal concetto di rilevanza.
Vediamo questa focalizzazione sulla rilevanza ovunque, poiché i messaggi mirati per i giovani diventano più egoistici, meno raffinati e sembrano regredire verso l’infanzia invece che ispirarli a progredire verso l’età adulta.
La parola “rilevanza” significa che le informazioni condivise sono collegate al problema del momento attuale o che le informazioni sono applicabili alle idee culturali in essere.
Con questa comprensione, è facile capire perché la storia, la famiglia, la pianificazione del futuro e il trovare uno scopo nella vita sono spesso argomenti che non vengono insegnati ai giovani attraverso i media e la scuola.
Tutto ciò che è rilevante deve essere legato al momento attuale e questo elimina del tutto i concetti relativi al “da dove veniamo” e “dove stiamo andando”.
Se voglio incanalare i pensieri di un bambino, applicherò il mio messaggio ai desideri egoistici del bambino, perché quei pensieri sono i più rilevanti per lui in quel momento.
I desideri egoistici sono il mezzo per controllare i giovani. Facendo appello solo ai desideri, lo scopo di un giovane può essere completamente cambiato.
Fin da bambino, un giovane può essere portato a pensare che il suo desiderio di divertimento debba essere sempre presente nell’apprendimento perché possa accettare l’insegnamento, o che il desiderio di essere adulto debba essere soddisfatto, consentendo anche ai più giovani di trattare gli adulti in modo irrispettoso.
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Il desiderio di essere sempre stimolati può facilmente essere soddisfatto da un dispositivo elettronico o attraverso l’educazione sessuale, e il desiderio di accettazione viene realizzato tramite i social media o tramite le discussioni sui media con i coetanei.
4 semplici passi per aiutare i giovani a trovare il giusto scopo nella vita
La parola scopo deriva dalla parola latina propono. Pro significa prima e pono significa mettere a posto.
Con un significato che suggerisce l’esigenza di avere un maestro pianificatore che ci aiuti a programmare la nostra vita, non c’è da meravigliarsi che quando la maggior parte delle persone cerca uno scopo, finisce per rivolgersi a dei leader spirituali. Buddha disse:
“Lo scopo della vita è trovare il tuo scopo nella vita e poi realizzarlo”.
Gesù Cristo disse al giovane ricco di vendere i suoi beni terreni e di distribuire la sua ricchezza ai poveri. Poi, Cristo gli disse: “Vieni e seguimi”.
La Bibbia essenzialmente racconta storie di persone che hanno trovato uno scopo nella vita seguendo Dio. Hanno scoperto chi erano per Dio e cosa Dio voleva che facessero con le loro vite.
Quindi, alcuni personaggi hanno seguito il piano che Dio aveva per loro ed altri no.
Ecco alcuni semplici passi che i genitori possono compiere per aiutare i propri figli a mettersi sulla giusta strada e trovare il loro scopo nella vita:
- Insegnate loro, fin da bambini, che cosa significhi avere uno scopo e come il loro scopo sia più grande del fare qualcosa che amano o del divertimento. Lo scopo riguarda chi siamo destinati a diventare secondo Dio. Egli sa già chi dovremmo essere: dobbiamo solo allineare la nostra alla Sua volontà.
- Vivete voi stessi una vita che abbia uno scopo. Genitori, nonni, zie, zii ed altri adulti influenti, che vivono la loro vita per uno scopo più alto, mostrano ai giovani che aspetto ha davvero una vita che persegue uno scopo, in modo che essi abbiano un esempio da seguire. È difficile fare qualcosa che non abbiamo mai visto fare prima.
- Create una cultura familiare ed una visione di chi state diventando come gruppo familiare. Abbracciare deliberatamente la propria cultura e il proprio scopo familiare, prepara i giovani a vivere con uno scopo personale. Avere uno scopo come famiglia, trasmette ai bambini il messaggio che ogni persona ha un ruolo da svolgere nella vita e che tutte le persone sono vitali per il successo del gruppo.
- Abbiate conversazioni profonde in famiglia. Parlate di idee contenute nei libri, di media, di attualità, di vangelo, di ideologie, di visioni del mondo e altro ancora, mentre guardate come vivono le altre persone e siete esposti alle varie idee. Più i giovani si avvicinano alla verità attraverso queste conversazioni critiche, più realizzano la loro identità e sviluppano fiducia. Parlate quando ne avete occasione, ma riservate anche un tempo specifico per consigliarvi insieme come famiglia e per istruire ogni figlio individualmente. Quando i genitori si prendono del tempo per aprire la porta della comunicazione con i propri figli, i bambini sviluppano l’abitudine di essere guidati dai genitori e di rivolgersi a loro per chiedere aiuto nelle decisioni difficili.
Proprio come Dorothy e Toto ne “Il mago di Oz”, i nostri giovani sono intrappolati in un vortice sociale davvero vertiginoso. Forse, come Dorothy, la soluzione sta nella famiglia e nella casa.
Per salvare Oz e per salvare sé stessi, i giovani devono concentrarsi sull’orientarsi verso le lezioni e i valori che hanno imparato dai loro familiari.
Non c’è davvero nessun posto come la propria casa.
Questo articolo è stato scritto da Nicholeen Peck e pubblicato sul sito latterdaysaintmag.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.
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