Nel 1842 Joseph Smith, il primo profeta e presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, mise per iscritto i 13 principi fondamentali (altresì conosciuti come “Articoli di Fede”) su cui si basa questa religione. Il numero 6 cita:
“Noi crediamo nella stessa organizzazione che esisteva nella chiesa primitiva, cioè: apostoli, profeti, pastori, insegnanti, evangelisti e così via”.
La chiesa di Cristo delle origini
È possibile notare una similitudine tra questo articolo di fede e la scrittura in Efesini 4:11-12. I membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi credono che, durante il Suo ministero, Gesù Cristo stabilì la Sua Chiesa.
Non si limitò a trasmettere delle dottrine e lasciare che ciascuno se la cavasse da sé.
Fondò una chiesa con un’organizzazione ben precisa, una gerarchia sacerdotale di cui Lui era a capo (in veste di sommo profeta), 12 apostoli e i 70, il cui compito era quello di svolgere il ministero e portare il Vangelo presso tutti i popoli.
Quando un apostolo moriva, ne veniva chiamato un altro. Prima che Cristo morisse, conferì l’autorità di guidare la Chiesa a Pietro.
Quindi, crediamo che nella chiesa primitiva ci fosse un’organizzazione—primitiva non intesa in modo dispregiativo, ma intesa come struttura iniziale della Chiesa di Cristo.
La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni oggi ricopre e vuole abbracciare tutto il mondo.
In quanto tale, attraverso profeti moderni, Cristo ha chiamato nuovamente 12 apostoli e quorum aggiuntivi di 70 persone per soddisfare le esigenze di un numero così ampio di membri.
La Chiesa è un’organizzazione viva e in evoluzione, ma pur sempre fondata sulla struttura originaria istituita da Cristo.
Lui può non essere fisicamente qui, ma i cieli non sono chiusi. Cristo è molto coinvolto nella Chiesa e nella vita di ognuno di noi. I miracoli non sono cessati.
E questo ci porta all’articolo di fede numero 7.
Il dono delle lingue ai giorni nostri
“Noi crediamo nel dono delle lingue, della profezia, della rivelazione, delle visioni, della guarigione, della interpretazione delle lingue e così via”.
I doni dello Spirito sono reali. La rivelazione è reale. Noi crediamo che il profeta e presidente della Chiesa riceva rivelazione dallo Spirito Santo per la Chiesa e per il mondo.
I genitori possono ricevere rilevazione per la propria famiglia. Voi potete ricevere rivelazione per la vostra vita.
Crediamo nel dono delle lingue e dell’interpretazione delle lingue – non un balbettio incomprensibile, ma la capacità di parlare, capire e interpretare lingue straniere.
A volte, questo può accadere miracolosamente all’improvviso, ma la maggior parte delle volte accade con studio e pratica da parte nostra.
I missionari della nostra Chiesa lo sperimentano continuamente, viaggiano in tutto il mondo e nel giro di poche settimane imparano a capire e parlare la lingua del luogo.
Durante la mia missione a Chicago, la mia competenza della lingua Inglese è migliorata in modo esponenziale, e in brevissimo tempo sono riuscita a parlare e insegnare in Spagnolo—un terzo della popolazione lì lo parla—senza averlo mai studiato prima.
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E sì, penso che il dono delle lingue abbia avuto un ruolo.
Dio non è un osservatore silenzioso, Lui è vivo e impegnato come sempre, così come lo Spirito Santo e tutti i doni associati ad esso.
Non vi chiediamo di credere ciecamente a quello che diciamo, ma se vi facesse piacere imparare qualcosa in più in merito al nostro credo, lasciate un commento, consultate il nostro sito e guardate i nostri video!
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