Avete mai visto quei video in cui degli adolescenti di oggi cercano di usare degli oggetti di tanti anni fa senza capire come funzionano?

Sono molto divertenti da guardare ma, a parte questo, c’è anche una cosa che possiamo imparare: prima di poter usare qualcosa in modo efficace dobbiamo comprendere come funziona e quale sia il suo scopo. 

Quando non lo facciamo, potremmo sembrare molto sciocchi e, in alcuni casi, farci male.

C’è un oggetto in particolare che spesso non sappiamo usare: la Bibbia. Come reagiamo se ci accorgiamo che la Bibbia può sbagliare?

La Bibbia può sbagliare?

Oggi molte persone credono – giustamente – che la terra sia sferica e, sospesa nello spazio, orbiti intorno al sole.

Questo è il modo in cui comprendiamo oggi l’universo, ma non è sempre stato così.

Per esempio, nell’antico Medio Oriente, le persone generalmente credevano che la terra fosse un disco piatto, sostenuto da colonne giganti e che in alto ci fosse una cupola detta “distesa”, che fungeva da protezione dalle acque cosmiche che circondavano la Terra.

All’interno della cupola c’erano il sole, la luna, le stelle, la terra asciutta, gli oceani, i fiumi, ecc…

E qui sorge una domanda: poiché la Bibbia è un testo dell’antico Medio Oriente, nel leggerla, dovremmo aspettarci di trovare informazioni sulla cosmologia dell’epoca, incorretta ma diffusa?

Oppure, contenendo anche la parola di Dio, dovremmo aspettarci che contenga la corretta, ma moderna, concezione dell’universo? Insomma, la Bibbia può sbagliare?

Se diamo un’occhiata al racconto della Creazione nel libro della Genesi, prima della creazione della terra asciutta leggiamo:

“Poi Dio disse: ‘Ci sia un distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque’. E Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu”.

Descrive il modello antico. Infatti, conoscere il contesto antico aiuta a dare un senso a questi versetti. Senza quel contesto non si capisce molto di cosa si stia parlando.

Ma c’è un problema: molti Cristiani – non tutti, ma molti – credono che, siccome la Bibbia contiene la parola di Dio, non possano esserci errori e che sia perfetta.

In altre parole, la Bibbia è un testo divino in tutto e per tutto. Basti pensare ad una nota citazione di un sito internet cristiano che afferma che:

“Le scritture sono vere in ogni cosa che affermano, che si tratti di dottrina o moralità, di scienze sociali o di fisica. Quello che dicono i profeti è quello che dice Dio e non c’è alcun errore umano”.

Se questo è quello che credete in merito alle scritture, quando trovate cose come il modello dell’universo incorretto nella Bibbia, potreste avere qualche problema.

C’è chi potrebbe reagire rifiutando di considerare la Bibbia come scrittura ispirata e chi, siccome la Bibbia non può sbagliare, potrebbe considerare valido il modello dell’universo lì descritto.

Poi, c’è chi potrebbe ritenere la Bibbia ispirata, ad eccezione degli argomenti scientifici.

Dio ci parla secondo il nostro livello di conoscenza

Pete Enns, un docente di studi biblici alla Eastern University, ha scritto:

“La Genesi e la scienza moderna non sono né amici né nemici, ma due modi diversi per descrivere il mondo in base ai mezzi a disposizione delle persone che hanno vissuto in diversi periodi.

È importante ricordare che Dio parla sempre in modo che le persone possano comprenderlo. Nel mondo antico, le persone avevano una visione della terra e dello spazio attorno a loro e questa visione si riflette nella Genesi.

Tenendo questo a mente, si placano molti conflitti.”

Dio cuce la rivelazione sulla comprensione ed il contesto culturale delle persone che la ricevono e la interpretano.

Va bene se le scritture usano un modello dell’universo incorretto per trasmettere un messaggio astronomicamente più importante: che Dio è il Creatore. 

Detto questo, potreste chiedervi:

“Se ci sono cose nella Bibbia che non sono vere, come faccio a credere a qualunque altra cosa contenuta nella Bibbia?”

Se la Bibbia può sbagliare, come Cristiani non abbiamo nulla su cui basare le nostre convinzioni.

Alcuni membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni potrebbero anche porsi la stessa domanda sui profeti moderni: se a volte i profeti sbagliano, come posso fidarmi di quello che dicono?

Leggi anche: L’infallibilità di Dio, la fallibilità dell’uomo: la Bibbia è davvero perfetta e senza errori?

Ma immaginate se estendessimo questa logica ad altri aspetti della nostra vita. Ad esempio, a volte la nostra vista ci inganna. A chi non è mai capitato? 

Quindi la soluzione quale sarebbe? Indossare una benda sugli occhi tutto il tempo?

A volte anche la scienza moderna sbaglia. Significa che non dovremmo più fidarci della scienza?

Ovviamente no. Nonostante il margine d’errore, tutti hanno ancora una razionale fiducia che cose come i nostri occhi o la scienza siano fonti affidabili.

E lo stesso principio si applica anche alle scritture e ai profeti moderni. 

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